Isole Canarie
Geograficamente lontale dalla Spagna (si
trovano infatti nell'Oceano Atlantico) le isole Canarie fanno
parte storicamente del territorio Spagnolo integrate nel Regno di
Castiglia nel secolo XV (tra il 1402 e il 1496).
L'Arcipelago delle Canarie è di origine vulcanica: il magma
solidificandosi ha creato conformazioni geologiche molto paricolri :
cime che in alcuni casi raggiungono i 2000 mt. e fosse soottomarine tra
le isole che raggiungono profondità ragguardevoli : fino a 3000 mt in
alcuni casi.
La regione autonoma delle Isole Canarie è divisa in due province:
Las Palmas, che comprende le isole di Fuerteventura,
Gran Canaria
e Lanzarote, e Santa Cruz de Tenerife che
comprende le isole di Tenerife,
La Palma, Gomera e Hierro.
Il clima alle Canarie risente degli influssi dei venti caldi
mantenendo temperature costanti per quasi tutto l'anno.
Lanzarote
Lanzarote è l'isola più nord-orientale
dell'arcipelago spagnolo delle Isole Canarie. Deve il suo nome a
Lanzerotto Malocello, il navigatore genovese, originario di Varazze (SV),
che per primo la scoprì nel 1312 e che la occupò per diverso tempo. La
superficie è di 806 km2 (quarta isola dell'arcipelago), la popolazione è
di circa 140.000 abitanti. Il principale centro dell'isola è Arrecife.
Amministrativamente l'isola è compresa nella provincia di Las Palmas.
La principale attrattiva turistica dell'isola è il Parco Nazionale
Timanfaya, situato nella parte occidentale e caratterizzato dal
paesaggio vulcanico. Altre attrattive turistiche sono le grotte di
Jameos del Agua e Cueva de los Verdes.
Lanzarote è stata nominata riserva della biosfera dall'UNESCO,
grazie anche all'impegno dell'architetto locale César Manrique. Nella
frazione di Taro de Tahiche,a 5 km da Arrecife si trova la sede della
fondazione a lui intitolata,ospitata nella sua residenza e che raccoglie
sculture,dipinti e progetti architettonici di grande integrazione con la
natura vulcanica dell'isola. Vicino a Lanzarote si trova il sub -
Arcipelago Chinijo formato dalle isole minori di Graciosa, Alegranza,
Montaña Clara, Roque del Oeste, e Roque del Este.

Le principali località turistiche si trovano sul versante orientale
dell'isola: Puerto del Carmen leggermente a sud di Arrecife e Costa
Teguise a nord del capoluogo. La prima località è un ottimo punto di
partenza per chi voglia esplorare il sud dell'isola,in particolare il
Parco Nazionale Timanfaya e la valle de La Geria, oltre alla possibilità
di scendere a Playa Blanca e fare una gita giornaliera a Corralejo (su
Fuerteventura),mentre la seconda si trova più a portata di mano delle
grotte di Jameos del Agua e Cueva de los Verdes, ed è più agevole
logisticamente un'interessante escursione all'isola di La Graciosa con
battelli che partono dal porticciolo di Orzola.
Lanzarote è situata lungo il percorso dei venti dell'Atlantico
del nord e gode del loro effetto di raffreddamento, riuscendo così a
mantenere le temperature giornaliere a livelli moderati. Senza questi
benefici il clima dell'isola assomiglierebbe a quello del vicino Sahara.
Ogni anno diverse tempeste di sabbia trasportate dallo Scirocco
attraversano la stretta fascia di mare che separa le isole dal Sahara
facendo salire le temperature e riducendo la visibilità anche a meno di
100 metri.

Il clima di Lanzarote si mantiene relativamente costante e
gradevole nel corso dell'anno con una temperatura media annuale che nel
2006 è stata di 21,4 °C. Durante i mesi estivi, da giugno a settembre,
la temperatura massima media può arrivare anche a 32 °C, anche se
abbastanza raramente, mentre nelle ore notturne si mantiene attorno ai
20 °C. D'inverno le massime si aggirano tra i 15 e i 25 °C, per poi
scendere fino a 14 °C nelle ore notturne, scendendo raramente sotto
questo limite.
Le precipitazioni per l'anno 2006 sono ammontate a 1171 mm, anche se
molto mal distribuiti dato che la maggior parte della pioggia è caduta
nei mesi di ottobre (164 mm), gennaio (281 mm) e febbraio (488 mm). Per
via della sua particolare orografia, la maggior parte della pioggia cade
nella metà nord-occidentale dell'isola, incluso il massiccio del Famara,
lasciando la restante metà tendenzialmente asciutta.
 |